Era circa il 1900 quando ebbe inizio l’epoca elettronica. Dì lì a poco, l'avvento dei dispositivi mobili come smartphone, tablet e pc portatili, avrebbero per sempre cambiato il nostro modo di comunicare. 


L’espansione di questo tipo di mercato per cui conta, solo per i telefoni cellulari, una vendita mondiale pari a 1,39 miliardi unità nel 2021, ha portato con sé alcuni problemi, spesso sottovalutati, che derivano da un utilizzo improprio del cellulare e del caricabatteria, che sono:

  • problemi di sicurezza;
  • aumento del consumo energetico;
  • malfunzionamento del dispositivo.

Vediamoli singolarmente. 



Problemi di sicurezza

Le batterie moderne dei nostri smartphone sono composte da ioni di litio. Il litio è un minerale che si surriscalda facilmente sia durante la ricarica del cellulare, sia durante l’utilizzo di altri componenti interni al telefono, come ad esempio il processore: se il calore diventa sovrabbondante, le celle di contenimento della batteria possono alterarsi fino a rompersi del tutto. Il rilascio in atmosfera del litio potrebbe causare, data la sua alta infiammabilità, un'esplosione molto pericolosa


Vi sono stati molti casi di cronaca dove smartphone, monopattini, etc. sono andati letteralmente in fiamme o sono esplosi improvvisamente. Come il famoso caso del Samsung Note 7s che portò la big del tech alla sospensione della vendita del modello Note 7s.


Di conseguenza, per ridurre al minimo il rischio di esplosione del nostro smartphone, è importante caricare il telefono soltanto per il tempo necessario e controllare la temperatura della batteria, se questa risulta essere eccessiva è bene spegnere subito il telefono e attendere che la temperatura si stabilizzi.



Consumo energetico

Il consumo energetico che si genera mentre stiamo caricando il cellulare o quando lasciamo il carica batteria collegato alla presa di corrente, dovrebbe portarci a prestare molta attenzione. Vediamo perché.


Gli smartphone hanno una batteria molto piccola la cui durata è connaturata all’utilizzo -sempre più crescente-  che si ha del nostro dispositivo. E’ evidente,  pertanto, che utilizzando costantemente il nostro cellulare questo richieda ripetutamente di essere ricaricato, consumando energia che molte volte proviene da fonti non rinnovabili.


Secondo uno studio dell’European Environmental Bureau (2019), l’utilizzo per almeno un anno in più del nostro cellulare consentirebbe di risparmiare 2.1 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030.


Se invece avete l’abitudine di caricare il cellulare vita morte natural durante, sappiate che state facendo un danno all’ambiente e state, per di più, sprecando denaro inutilmente.


Infatti, l’energia prodotta dal caricabatteria lasciato collegato alla presa di corrente senza un dispositivo connesso, pur essendo minima (si parla di 0,25 watt), se sommata all’energia consumata dall’insieme di tutti i dispositivi di cui al giorno d’oggi ci serviamo, come tablet, portatili, casse stereo, monopattino, etc., alla fine dell’anno potremmo riuscire a risparmiare anche qualcosa sulla bolletta.

 

Malfunzionamento precoce del dispositivo

Adottare buone pratiche con il proprio smartphone in nome della sicurezza e del risparmio energetico possono avere ricadute positive anche sulla funzionalità dello stesso.


Una perpetua ricarica oltre il tempo necessario favorirà il surriscaldamento delle componenti interne dello smartphone, il quale poco a poco, mostrerà i primi segnali di  malfunzionamento.


Un buon consiglio dettato da alcune ricerche, è quello di mantenere il livello di carica della batteria né al di sotto del 20 % né al di sopra dell’80 %, grazie a questi dati si riuscirebbe ad aumentare i cicli di carica delle nostre batterie. Se si volesse avere il telefono al 100% bisognerebbe scollegarlo quando carico per evitare che rimanga troppo tempo alla tensione di fine carica.


In ogni caso, ogni qualvolta il cellulare mantiene una prolungata temperatura elevata, vuoi perché lo lasciamo in carica tutta la notte, vuoi perchè ce lo dimentichiamo in un angolo esposto ai raggi del sole, questo crea un surriscaldamento che nuoce alla “salute” dello smartphone e ne accorcia, inevitabilmente, la “vita”.

 

Articolo di Janet Pitarresi 

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