I nostri smartphone inquinano più delle auto, i dati forniti dalla società Deloitte sono disastrosi. Si stima che gli smartphone a oggi siano circa 4,5 miliardi e che il CO2 emesso da questi dispositivi sia pari a 146 milioni di tonnellate
La maggior parte della CO2, circa l’83% è dovuta alla produzione di nuovi dispositivi; anche lo stesso utilizzo dei dispositivi immessi sul mercato e lo scorretto smaltimento o un eventuale riciclaggio contribuiscono al raggiungimento di tale risultato
Questo problema giunge in particolar modo da dispositivi elettronici come smartphone, computer o tablet perché sono quelli per cui più soventemente è richiesta una sostituzione. Gli smartphone vengono “cestinati” quando il loro potenziale ciclo di vita non è ancora terminato. I consumatori decidono di cambiare smartphone in media ogni tre anni, non perché questo non funziona più, ma perché attratti dai nuovi modelli, promozioni interessanti o semplicemente per sfizio.
Come già riportato su altri articoli del nostro Blog, sono molte le buone pratiche da poter mettere in atto per ridurre l’impatto di un dispositivo sull’ambiente:
Come detto al punto uno sono tante le aziende che si stanno impegnando nella ricerca di metodi efficaci per rendere i dispositivi smartphone più ecologici, scopriamo insieme quali sono.
Smartphone: i Brands più “sostenibili”
È arrivato il momento di sostituire il tuo telefono? Ti sei chiesto se è realmente necessario?
Se pensi sia indispensabile nessuno vuole metterti i bastoni tra le ruote, ma agisci con coscienza e trova il modo per smaltire al meglio il tuo “vecchio” dispositivo, magari regalandolo a qualcuno o vendendolo a qualche azienda che si occuperà di rigenerarlo.
Oltre a questo potrai agire consapevolmente utilizzando un criterio di ricerca mirato per l'acquisto del tuo nuovo telefonino: l'impatto ambientale dello smartphone e l'impegno del brand nelle modalità di produzione.
Sono più di 100 i brands che si occupano del commercio di cellulari: Apple, Samsung, Huawei, ma anche Oppo, Xiaomi… e chi più ne ha più ne metta.
Tutto si può dedurre che la ricerca di uno smartphone green non è niente di semplice, soprattutto quando, a competere tra i criteri di ricerca, c'è anche il fattore economico ed estetico.
Secondo le ricerche fatte nel 2017 da Greenpeace, tra i primi posti dei marchi di smartphones più sostenibili troviamo Fairphone e Apple, mentre brand come Samsung e Huawei non sembrano essere al passo con gli altri competitors sull'argomento sostenibilità.
Fairphone è senza ombra di dubbio il marchio che fa la differenza per quanto concerne l'ambito ecologico. è l'unico marchio totalmente impegnato in tutti gli aspetti che rendono un telefono sostenibile.
Eco Rating: mettiamo alla prova il tuo smartphone
Deutsche Telekom, Orange, Telefónica (che opera attraverso i marchi O2 e Movistar), Telia Company e Vodafone uniscono le forze per sostenere l'iniziativa Eco Rating.
tradotto letteralmente una valutazione ecologica che permette di confrontare i telefoni cellulari più sostenibili, aiutando i consumatori nel perseguire scelte consapevoli e allo stesso tempo incoraggiando e stimolando i fornitori a ridurre l'impatto ambientale dei loro dispositivi.
Sono 19 i criteri che vengono utilizzati per stabilire un punteggio equo ed oggettivo per ciascun dispositivo. I 5 aspetti chiave che vengono presi in considerazione sono:
Per essere ritenuto sostenibile ed etico un cellulare deve essere robusto, quindi prodotto con materiali durevoli, inoltre la sua batteria deve essere ben costituita per garantire ottime performance nel breve e nel lungo periodo.
Come detto nei paragrafi precedenti è una buona pratica riparare i propri dispositivi evitando di cambiarli troppo prematuramente. Per rendere questo possibile è necessario rendere facile la riparazione ponendo una maggiore attenzione sui materiali impiegati, la loro riproduzione e quindi la facile reperibilità. Ad esempio per la produzione delle parti elettroniche viene impiegato l’oro, minore sarà la richiesta di utilizzo per la produzione delle parti elettroniche di questo materiale, più alto sarà il punteggio e quindi minore sarà l'impatto sull'ambiente.
Per fare le cose fatte bene è inevitabile un maggiore sforzo e quindi un impiego di tempo maggiore. Questo vale per i produttori di queste merci e anche per i consumatori delle stesse, il problema è che il tempo sembra non essere mai sufficiente per prendere in considerazione tutti questi aspetti e così ci ritroviamo a fare scelte frettolose affidandoci a valutazioni più futili.
Dovremmo però pensare che ogni minuto speso in più per rendere le nostre scelte coscienti e informate è un passo verso un mondo più felice.
Articolo di Martina Mercuri
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