Le app dei nostri smartphone monitorano la nostra vita: c’è chi le usa per allenarsi, per contare le calorie dei cibi nella propria dieta, per vincere la noia o per studiare.

Cerchiamo di comprendere meglio in questo articolo se è forse giunta l’ora di rivalutare le nostre abitudini. 

 

Una relazione sana con la tecnologia 

Nel contesto odierno nessuno può dirsi escluso dall’argomento che stiamo affrontando in questo articolo, poiché il rapporto con la tecnologia riguarda pressoché tutti noi. 

Ci sarà capitato di constatare che anche il nostro amico meno materialista e più spirituale di noi utilizza qualche app per monitorare le proprie meditazioni, oppure il nostro amico amante della natura, che con il cellulare scansiona alberi e fiori durante un’escursione, per conoscerne il nome. Fin qui nulla di nocivo, difatti il nocciolo della questione non è l’eliminazione della tecnologia dalle nostre vite, bensì intraprendere una relazione sana con essa, comprendere quando genera comportamenti antisociali e dipendenze controproducenti per noi stessi e per chi ci circonda. 

 

L’abuso tecnologico: solo una parte di un insieme complesso

In linea di massima, l’abuso di tecnologia che crea disagio nelle nostre vite, non è un fenomeno isolato. Per comprenderlo meglio occorre osservare il tutto, l’insieme che ci circonda: è l’atteggiamento compulsivo che molti hanno nei confronti della realtà che crea il malessere più grande.

Mangiamo con più attenzione alla quantità che alla qualità, in molti iniziano a bere un drink ma non sanno quando finiranno, lo shopping è spropositato, e in egual misura, molti usano la tecnologia passando ore e ore con il cellulare per futili motivi, ed è perciò che esistono dei centri di disintossicazione dalla tecnologia proprio come quelli per gli stupefacenti. 

In questi comportamenti compulsivi è come se ci fosse un’assenza di coscienza: poiché se fin da piccoli i nostri giovani fossero realmente istruiti ed educati a comprendere i lati negativi che un eccesso comporta, difficilmente si farebbero azioni che vanno a nostro discapito. 

Ma sembrerebbe che un eccesso di consumo, sia funzionale alla società nella quale viviamo, dove produrre più lucro possibile pare essere la prerogativa dominante a svantaggio della salute delle persone.

 

Qualche consiglio pratico

Ultimamente, ad aggravare la problematica è stata la pandemia sanitaria che abbiamo dovuto affrontare, che ha comportato un utilizzo ancora più massiccio della tecnologia: 

in molti hanno dovuto lavorare davanti ad un pc, oppure studiare e seguire corsi online, molti si sono allenati con personal trainer a distanza e via dicendo. 

Nessun atteggiamento moralista può migliorare la situazione e nessun consiglio spavaldo individua le debolezze altrui rintracciando la soluzione in un contesto più ampio. 

Detto ciò ci permettiamo rispettosamente, di fornirvi in modo semplice alcuni consigli pratici per migliorare le vostre abitudini nei confronti della tecnologia, al fine di migliorare la qualità della vostra vita, ovvero:

  • Cerca di preferire l’interazione dal vivo con le persone, piuttosto che quella virtuale;
  • Sii più consapevole, ad esempio durante le faccende domestiche quotidiane, non usare il cellulare o altro. 
  • Appena sveglio, non avere fretta nel leggere le notifiche del tuo cellulare: prenditi del tempo per te e fai colazione senza cellulare. 
  • Durante l’arco della giornata, cerca di limitare l’utilizzo del cellulare o del pc: preferisci il dialogo con le persone oppure ascolta della buona musica.
  • Organizza con i tuoi amici o parenti delle giornate-sfide creando delle giornate senza tecnologia. 

Questi sono solo alcuni piccoli esempi che potrebbero servirti da spunto per avere un atteggiamento meno compulsivo e più cosciente. Ora tocca a te, in bocca al lupo per una maggiore consapevolezza!

 

Articolo di Michele Fiori 

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