L’apprensione che il mondo ha mostrato verso l’inquinamento ambientale negli ultimi anni è andata man mano crescendo, ma ha anche messo poco in risalto un altro tipo di inquinamento altrettanto importante: l’inquinamento digitale.
Cos’è l’inquinamento digitale?
L’inquinamento digitale comporta emissioni di CO2 per ogni azione compiuta attraverso l’utilizzo della rete.
A tratti, questo tipo di inquinamento può fare ancora più paura rispetto a quello ambientale (il più conosciuto e con più attenzione), poiché rispetto a quest’ultimo lo si può considerare del tutto un nemico invisibile.
Infatti sono parecchie le azioni che compiamo ogni giorno che ci portano ad inquinare l’atmosfera utilizzando i nostri dispositivi, ma spesso ne siamo del tutto ignari.
Questo nemico è davvero così pericoloso?
La risposta purtroppo è sì.
Le emissioni di CO2 che vengono create e trasmesse nell’atmosfera digitalmente sono circa del 5%; molti studi confermano che questo dato potrebbe raddoppiare, e probabilmente anche oltre, verso la fine del decennio se non si presta la necessaria attenzione.
Inoltre, a peggiorare la situazione ci ha pensato la pandemia che ha colpito l’intero globo poco più di due anni fa: i vari lockdown e la propensione a rendere molti lavori “smart” hanno inficiato notevolmente sullo sfruttamento accanito della rete.
Quali sono le azioni digitali che inquinano maggiormente?
Inconsapevolmente, ogni giorno, noi compiamo tantissime azioni digitali che vanno a discapito dell’ambiente.
Bisogna dire che in percentuale, oltre la metà dell’inquinamento digitale è costituito dalla produzione dei dispositivi, mentre l’altra metà, di poco inferiore, è costituita invece dalle azioni digitali.
Tra le principali azioni digitali che comportano grandi emissioni di CO2 troviamo:
- Lo streaming online dai principali siti streaming conosciuti (Netflix, Prime Video, Disney+)
- L’utilizzo eccessivo dei social network e le attività compiute su essi (condivisioni, post, messaggi).
- La messaggistica istantanea, con cifre di CO2 notevoli quando i messaggi sono costituiti da video, foto, audio (Whatsapp, Telegram, Messenger).
- L’uso inconsapevole di internet e dei suoi siti: molti siti emettono più emissioni rispetto ad altri; anche aprire troppe finestre di navigazione incrementa il numero di emissioni.
- Conservare e tenere archiviati molti file, video e foto che non servono; anche le caselle di posta elettronica cariche di email non sono amiche dell’atmosfera.
Essere più green in campo digitale, si può?
Anche in questo caso, ma stavolta positivamente, la risposta è sì.
Ma come? Ecco qualche consiglio utile per cercare di emettere il minor numero di CO2 digitalmente:
- Pulisci regolarmente la tua casella di posta elettronica e disiscriviti da tutte le newsletter che reputi inutili o che non ti interessano.
- Nelle app di messaggistica, propendi più ai messaggi scritti ed evita il più possibile gli audio, specialmente se lunghi.
- Usa più consapevolmente internet: controlla l’impatto ambientale che ogni sito può recare e cerca di non utilizzare per troppo tempo durante la giornata i social network e i siti streaming.
- Utilizza servizi di trasferimento dati poco impattanti per inviare file di grandi dimensioni.
- Oltre la casella di posta elettronica, tieni pulito anche il tuo dispositivo disinstallando le applicazioni che non usi o usi poco e tenendo pulita la galleria da fotografie/video vecchi e inutili, non essere pigro!
Articolo di Martina Migliaccio
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