Da più di un decennio la lettura digitale è entrata a far parte della rivoluzione tecnologica e anche del nostro quotidiano (basti pensare a tutti gli articoli online che leggiamo delle principali testate giornalistiche).

Come prima impressione si direbbe che leggere ed acquistare un libro digitale sia meno inquinante e impattante rispetto a uno in formato cartaceo, pensando in particolar modo a tutti i processi implicati per la produzione di questi ultimi.

Ma è davvero così? O si guarda e pensa principalmente alla comodità e all’aspetto economico della lettura?

 

Cosa c’è dietro la produzione di un singolo libro cartaceo?

Dietro la produzione di un libro ci sono indubbiamente tantissimi processi che non sono da considerarsi benefici per l’ambiente.

Infatti, sono tantissime le organizzazioni che, avendo a cuore l’ambiente, hanno portato avanti vari studi e sono arrivati a stilare delle cifre considerevoli in fatto di impatto ambientale nel campo dell’industria libraria.

Per la produzione di un kilo di carta c’è bisogno di circa una decina di alberi, di circa 400mila litri di acqua e di circa 8mila kilowatt di energia.

Insomma, immaginiamo ora una sola libreria in quanti alberi e litri d’acqua si può convertire: rimarremmo sicuramente sbalorditi dai numeri enormi.

 

E-book: è una soluzione a impatto zero?

Se si pensa alla quantità di libri che un Kindle può contenere, allora sicuramente gli e-book possono considerarsi una soluzione più green rispetto ai libri, in particolare se si è grandi amanti della lettura.

Il problema degli e-book è però uno solo: il tool con il quale vengono letti; prendiamo come esempio di tool un Kindle (tra i devices più famosi di lettura digitale).

La produzione di un Kindle è certamente più impattante rispetto alla produzione di un singolo libro: infatti, dalla sua produzione, che necessita all’incirca di 30 kg di materiali tra cui minerali e metalli rari, fino alla sua vendita, genera più di 35 kg di CO2.

 

In conclusione...

Con queste informazioni, decretare quale metodo sia migliore, tra tradizionale e digitale, è abbastanza difficile dato che ognuno presenta le sue pecche.

Un consiglio per scegliere è sicuramente vedere che tipo di lettori siamo: se siamo lettori incalliti abituati a leggere tutti i giorni o quasi, abituati a comprare non meno di dieci libri l’anno, una soluzione “più green” è sicuramente il Kindle.

Questi dispositivi, se curati bene come un cellulare o un computer, possono durare davvero parecchio tempo: si impatterebbe un’unica volta ogni tot anni e si potrebbe usufruire di una libreria intera in un dispositivo dalle dimensioni di un piccolo quadernino.

Se invece siamo lettori più pigri, che acquistano si e no un paio di libri l’anno se non meno, sicuramente l’acquisto di un Kindle è più da mettere in forse: in questi casi l’acquisto di un libro o due l’anno non impatta ovviamente allo stesso modo di una persona che ne acquista due o tre al mese.

 

Articolo di Martina Migliaccio 

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